Orteco, 50 anni di storia per scrivere il futuro delle macchine battipalo

Si è fermata solo un attimo, la storia di Orteco, azienda di Anzola dell’Emilia leader mondiale nella produzione e progettazione di macchine battipalo. Un attimo “magico” per festeggiare insieme al team di lavoro, ai clienti storici e ai “dealer” connessi in video conferenza da svariate parti del pianeta, il prestigioso traguardo dei 50 anni di attività.

Poi è ripartita, per scrivere il futuro dei mezzi di nuova generazione che andranno per vigneti, spiagge, deserti e lungo strade e autostrade a piantare pali di varie dimensioni e tipologie.

Da quando nel 1971 Sergio Tassinari, classe 1948, fondatore e attuale Presidente del consiglio di Amministrazione, ha aperto in Bolognina l’azienda (che dal 2018 fa parte della società cooperativa Cergas), sono oltre duemila le macchine uscite dallo stabilimento portando il marchio di Orteco praticamente in tutti i continenti.

E neppure il Covid è riuscito a invertire il trend positivo di sviluppo che accompagna l’impresa negli ultimi anni.

Proprio nel corso delle celebrazioni, infatti, sono state ufficialmente presentate “alcune soluzioni tecnologiche che l’azienda ha progettato e brevettato per affrontare le nuove sfide e le esigenze in continua evoluzione dei mercati”, come spiega l’Amministratore delegato Gianluca Pellegrini.

Fra queste, una macchina per la raccolta ed infissione del palo realizzata per una delle più importanti realtà nazionali nel settore delle energie rinnovabili. “Una soluzione innovativa – riprende Pellegrini – che si contraddistingue per alcune significative novità tecniche, come la possibilità di avere un operatore a bordo di una cabina climatizzata e conforme a tutti gli standard di sicurezza per la raccolta del palo da terra e la conseguente infissione nel terreno”.

“La macchina – aggiunge l’Amministratore delegato – è guidata dal sistema Orteco GPS machine control, che consente alla stessa di spostarsi con guida autonoma e di raggiungere il punto esatto di infissione previsto dal progetto con una precisione di 1 cm a terra. E grazie a questa soluzione, l’operatore potrà lavorare in assoluta sicurezza anche con le condizioni ambientali più difficili”.

Nuova è anche la macchina per la posa automatica dei pali a terra realizzata per una multinazionale americana, che consente di distribuire i pali in uno specifico punto previsto dal progetto del cliente. “Grazie ad un software molto raffinato realizzato insieme a dei collaboratori di Orteco – dice Pellegrini – si muoverà autonomamente all’interno del campo, senza la guida diretta di un operatore, che potrà controllare l’operato della stessa avvalendosi di un computer a distanza. Una soluzione – aggiunge – che, attraverso una serie di potenti sensori, garantirà la massima precisione di lavoro e la sicurezza per gli operatori presenti in campo. Un aspetto, questo, per noi fondamentale”.

Come pure l’attenzione all’ambiente. “Da alcuni mesi – conclude Pellegrini – il nostro settore Ricerca e Sviluppo sta lavorando ad una macchina con motore ibrido, che scenderà in campo per i primi test all’inizio del prossimo anno. Si tratta di un importante upgrade che risponde alle richieste di grandi clienti e nel quale crediamo molto”.